Caro amico ti scrivo
Un giorno, non tanto lontano nel tempo, ho conosciuto un uomo che di nome fa Luigi Colombo.
In bici non è un gran campione ( visto che anch’io lo batto senza troppa difficoltà ) però, dopo aver fatto una piccola analisi sulla sua personalità, mi sono accorto che, in termini di contatti umani, io non sono ancora riuscito nell’impresa di sorpassare le sue innate capacita relazionali.
Lui, il Luigi, ha sempre un sorriso per tutti e quando serve trova il modo di consolare chi si sente demoralizzato per una sconfitta o per una improba faticaccia su un percorso di mountain bike.
In lui c’è sempre una delicata attenzione verso tutti senza distinzione di età o di ceto. Probabilmente è insito nella sua natura di uomo buono. Io però penso che questa dote gli sia maturata dentro causa la vicinanza di una donna dal carattere dolce e serenamente aperta alla vita e che in gioventù deve essere stata anche molto bella . La riprova di ciò è che oggi, pur essendo diventata nonna, i suoi ridenti occhi azzurri sono lo specchio di chi amava ed era riamata in quel contesto di una gioventù dalla faccia pulita.
E visto che, tutto ciò che ci accade non è mai casuale, qualcuno ha pensato bene di mettergliela sulla sua strada onde far di lui ciò che è.
Caro Luigi, quando scrivo usando il violino è perché ho qualcosa da farmi perdonare e cioè: averti lasciato da solo a soffrire come ho fatto di recente con l’amico Formenti il quale però è già risalito in bici pronto per il rientro più battagliero che mai.
Un’altra cosa te la devo dire a scapito del violino: in quest’ultimo lasso di tempo, che ti vede soffrire nel corpo, tu hai la fortuna d’avere uno spirito libero ed aperto alla semplicità di una vita priva di quei fronzoli innaturali quali : “l’egoismo del dover sempre e comunque apparire al di la d’ogni logica del buon vivere”. Il mio pensiero è nell’auspicio che tutti questi requisiti ti possono dare la forza per superare l’angoscia del dolore fisico.
Ed è con questa speranza che ti rinnovo i miei più sentiti e sinceri auguri di totale guarigione per far sì che tu possa ritornare presto con noi ( sai, alla conta siamo sempre meno ) e poi , quando ci si raggruppa in griglia, si sente sempre più la mancanza di una maglia nera…
Con rispettosa amicizia tuo Gregorio alias il condor.